Moreno Longo commenta al termine della partita la sconfitta nel derby Primavera. “Il cambio tattico è stato deciso per questa partita, conoscendo le caratteristiche della Juventus: volevamo coprire nel migliore dei modi il centrocampo, qui a Vinovo i bianconeri hanno segnato 4 gol a tutti, e questo campo ha caratteristiche tecniche diverse, per questo ho ritenuto che potesse essere il modulo migliore, chiudendoli e aggredendo gli spazi. Come stava succedendo, a parte gli ultimi minuti. Infatti sono molto arrabbiato per questo, la partita doveva terminare 1-1 per come si era messa e per le dinamiche della gara: ma ho la crosta del campionato Primavera, lavorare con i giovani comporta anche queto. In A sbagliano giocatori fatti e finiti con molte partite alle spalle, con ragazzi di 18 anni capita. Purtroppo è capitato oggi, quando altre volte ci è andata molto favorevolmente: l’errore è di gioventù, ma dimostra che abbiamo comunque provato a vincere la partita“.

 

C’era grande differenza tra i singoli in campo: “Se lo dico io sembra che voglia mettere le mani avanti. Ma gli occhi li hanno tutti, e hanno visto il valore dei giocatori della Juventus. Non è un alibi, non vogliamo attenuanti: ma quando giochi contro squadre con così tanta qualità, può capitare di perdere il derby 2-1“.

 

Io ho sempre detto che la prospettiva di questa squadra doveva nascere partita dopo partita, e lo continuerà ad essere. Pensare ai primi due posti, in questo momento, è proibitivo e sarebbe da presuntuosi: l’obiettivo potrebbe essere inseguire i playoff, abbiamo undici finali da qui alla fine, per cercare di arrivare in primavera ai playoff e vedere se riusciremo a ritagliarci uno spazio importante“.

 

È una squadra molto diversa rispetto alla Primavera scudettata: “La nostra spada di Damocle è proprio il passato. Avendo fatto due finali scudetto, di averne vinta una e di aver vinto una Supercoppa è chiaro che abbiamo gli occhi addosso. Non sempre si può arrivare al massimo risultato, e parlo del tricolore. Ma un trofeo l’abbiamo vinto, e vedremo cosa potremo fare“.

 

Tornando alla gara: “Abbiamo riconquistato qualche pallone importante, poi forse per un pizzico di timore, perché si percepiva l’importanza della partita, abbiamo fatto qualche errore di impostazione di troppo. Edera? Certo, è il nostro giocatore più rappresentativo, ma non ci possiamo aggrappare alla sua assenza. I miei ragazzi hanno dato il massimo, ma certamente non si può perdonare quel secondo gol subito: è da polli, piuttosto si fa fallo. Dovranno imparare questa cosa“.

 

Procopio? Sicuramente gli sarà dispiaciuto di non giocare. Ma quando viene un giocatore della prima squadra, siamo a disposizione: da sopra hanno deciso che Avelar dovesse giocare oggi, e l’ho saputo ieri, speriamo che gli sia servito per ritrovare il ritmo partita e per fare un minutaggio utile al suo futuro impiego con la squadra di Ventura“.

 

 


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Primavera / Le pagelle di Juventus-Torino